Qual è la relazione tra insufficienza cardiaca e livelli plasmatici di aminoacidi?


Il cuore è il muscolo più importante che abbiamo, dalla sua salute dipende la salute di tutto il resto del nostro corpo.
A differenza però degli altri muscoli, il cuore non può permettersi di fermarsi a riposare perché deve spingere il sangue nei polmoni per essere ossigenato, riceverlo nuovamente e poi spingerlo ancora al cervello e a ogni organo, senza alcuna interruzione, in ogni istante della vita.
Per svolgere questo immenso lavoro, il cuore batte circa 60-70 volte al minuto e ha un grande bisogno di ATP (Adenosina trifosfato), una molecola prodotta nei mitocondri da cui le cellule ricavano energia vitale.
Quindi, avere più mitocondri è fondamentale perché significa produrre più ATP e avere più energia a disposizione. Diversi studi avevano già dimostrato che gli Aa essenziali stimolano la mitocondriogenesi, il ricambio e l’anabolismo muscolare.
La relazione fra aminoacidi essenziali e insufficienza cardiaca è stata descritta in questo articolo pubblicato circa 6 mesi fa dalla rivista ufficiale della ESC Heart Failure Association:
“Amino acid profiling to predict prognosis in patients with heart failure: an expert review” – Hiroaki Hiraiwa 2022 https://doi.org/10.1002/ehf2.14222
“L’insufficienza cardiaca è una sindrome complessa caratterizzata dalla sua eziologia (ad esempio malattia coronarica, malattia valvolare cardiaca e cardiomiopatia dilatativa), stadio di progressione, background del paziente (ad esempio sesso ed età) e comorbilità (ad esempio ipertensione, fibrillazione atriale e malattia renale cronica). L’insufficienza cardiaca porta a uno stato di infiammazione sistemica, disregolazione ormonale e disfunzione multiorgano che a sua volta provoca uno squilibrio catabolico/anabolico favorendo il catabolismo globale.
Di conseguenza, l’atrofia di più tessuti così come la resistenza all’insulina e all’ormone della crescita portano a sarcopenia, cachessia, degradazione proteica e rilascio di aminoacidi dai tessuti nella circolazione sistemica. Ciò è ulteriormente esacerbato dalla ridotta clearance renale ed epatica degli amminoacidi dovuta all’ipoperfusione tissutale.
Dato il fenomeno centrale della disgregazione tissutale nell’insufficienza cardiaca e le successive modifiche ai livelli di aminoacidi sistemici, la metabolomica e la profilazione degli amminoacidi hanno un grande potenziale come strumenti diagnostici, prognostici e terapeutici nell’insufficienza cardiaca. In particolare, è stato dimostrato che il rapporto plasma leucina/fenilalanina, il rapporto di Fischer (rapporto tra i livelli di aminoacidi a catena ramificata e di aminoacidi aromatici) e i livelli dei singoli aminoacidi hanno un valore prognostico nell’insufficienza cardiaca.”

(European Society of Cardiology)

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