Polifenoli: sindrome metabolica e rischio cardiovascolare

I polifenoli sono sostanze antinfiammatorie e antiossidanti che hanno avuto una notevole attenzione da parte della comunità scientifica internazionale e su cui è stato presentato uno studio al congresso Europeo della “Association for the study of diabetes” a Berlino.

I ricercatori hanno visto che, dopo l’assunzione di un pasto, l’effetto dei polifenoli sulla concentrazione dei grassi (lipidi) nel sangue può contribuire a ridurre il rischio cardiovascolare nelle persone che soffrono di diabete e/o di sindrome metabolica. 

Una alimentazione con adeguato contenuto di polifenoli o una integrazione alimentare con buone dosi di polifenoli può prevenire le patologie cardiocircolatorie causate da un’alta concentrazione di grassi nel sangue. 

La ricerca si intitola “Effects of a polyphenol-rich diet on postprandial lipoprotein composition”. Autori: Giuseppe Della Pepa e al. del Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia, Università degli Studi di Napoli Federico II, Napoli.

I ricercatori sono partiti dalla premessa che la dislipidemia postprandiale (l’aumento di colesterolo, trigliceridi nel sangue dopo i pasti) è un fattore di rischio cardiovascolare molto importante e che una dieta ricca di polifenoli (presenti, per esempio, nei frutti rossi, verdura, tè, olio extravergine di oliva) può modificare la composizione postprandiale dei trigliceridi con minore potere aterogenico nel sangue in soggetti ad alto rischio cardio-metabolico.

Lo studio ha esaminato per un periodo di otto settimane 78 individui di entrambi i sessi con condizione clinica caratterizzata da insulinoresistenza, elevato grasso viscerale (circonferenza di vita), glicemia sopra i 100 mg/dl a digiuno, pressione arteriosa sopra la norma, ipertrigliceridemia, alto Ldl e basso colesterolo Hdl.

Giuseppe Della Pepa, dell’Università Federico II di Napoli, illustra la specificità di questo nuovo lavoro: 

“Il nostro gruppo di ricerca ha recentemente dimostrato come una dieta ricca in polifenoli migliori la concentrazione dei lipidi in fase postprandiale, ma a oggi, non erano mai stati prodotti dati riguardanti i possibili effetti di una dieta naturalmente ricca in polifenoli anche sulla composizione delle lipoproteine in fase postprandiale. Pertanto, lo scopo di questo studio è stato quello di verificare se questo tipo di dieta avesse effetti anche sulla composizione delle lipoproteine”.

Ma quali sono gli alimenti e le bevande che sono stati sperimentati nella alimentazione ricca di polifenoli, quella che si è dimostrata più virtuosa? 

In questa dieta era previsto il consumo giornaliero di tè verde deteinato, marmellata di mirtillo, olio extravergine d’oliva, rucola, caffè decaffeinato, una piccola quantità di cioccolato fondente, carciofi e spinaci.

Gli esiti della ricerca “sono importanti – conclude la professoressa Angela Albarosa Rivellese, membro della Società italiana di diabetologia (Sid) e professore ordinario di Scienze tecniche dietetiche applicate presso l’Università Federico II di Napoli – perché le alterazioni del metabolismo lipidico in fase postprandiale sono un importante fattore di rischio cardiovascolare indipendente. La dieta è l’approccio più naturale per modulare le alterazioni lipidiche in fase postprandiale”.

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