Longevità: come si ottiene un invecchiamento sano?

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un notevole sviluppo delle scienze che si occupano dell’invecchiamento umano. Grazie ai progressi registrati in campo medico, economico e sociale, la terza età, un tempo percepita come periodo di disabilità e decadimento fisico, è ormai per molti diventata una fase di continuata produttività, indipendenza e buona salute.

Le principali problematiche dell’individuo come patologie cardiovascolari e polmonari, tumori e diabete, sono il risultato di un processo che in molti casi inizia già nell’infanzia. Grazie agli studi sulla longevità è possibile prevenire l’insorgenza di queste malattie, attuando cambiamenti comportamentali orientati verso un regolare esercizio fisico, una razionale gestione dello stress e uno stile alimentare sobrio ed equilibrato, eventualmente coadiuvato da supplementi nutrizionali.

Secondo le ultime stime, i bambini nati all’inizio del ventunesimo secolo hanno un’aspettativa di vita di circa cento anni.

Abbiamo oggi a disposizione, infatti, sufficienti tecnologie e conoscenze mediche per consentire ad una significativa fascia di popolazione di spegnere più di cento candeline. 

Secondo il trend attuale, che si mantiene costante negli ultimi 60 anni, l’aspettativa di vita umana cresce di circa 2,2 mesi all’anno.

Grazie al rapido progresso tecnologico, diversi autori ipotizzano che nei prossimi anni tale trend, non solo non accennerà a rallentare, ma continuerà a crescere ad un ritmo ancor più sostenuto.

Altri ricercatori, ipotizzano invece scenari più pessimistici e, pur non escludendo la possibilità che un numero considerevole di persone possa vivere più a lungo, fissano la massima durata della vita umana tra gli 85 ed i 90 anni.

Siamo abituati a pensare che il progresso della medicina significa prolungare gli anni di vita, ma spesso dimentichiamo che questo coincide raramente con il prolungare gli anni di vita in buona salute e in autonomia. Il prolungamento dell’aspettativa di vita degli ultimi anni è stato soprattutto un aumento di vita con malattia. E qui entra in gioco la prevenzione: si tratta in primo luogo di posticipare l’esordio di malattie croniche.

Questa è la prevenzione primaria che ha l’obiettivo di ridurre i determinanti modificabili di malattia: pressione alta, sovrappeso e obesità, uso di alcol, tabacco e droghe, per fare qualche esempio di quelle che sono ancora oggi le principali cause di malattie croniche.

Non tutte le malattie possono essere evitate, ma ritardate sì, e la prevenzione dopo l’esordio della malattia continua a giocare un ruolo come riduzione delle ricadute nella malattia cronica e per preservare la qualità della vita e l’autonomia nell’anziano.

Inoltre invecchiare in salute dovrebbe essere un obiettivo non soltanto individuale ma anche sociale: la transizione demografica che stiamo vivendo rischia di caricare tutto il peso della malattia e della disabilità legate all’invecchiamento sulle spalle di pochi giovani. L’aumento della popolazione anziana con una o più malattie croniche ha ovviamente anche un importante impatto economico sul sistema sanitario. È necessario quindi uno sforzo di ricerca interdisciplinare orientato al campo della prevenzione e della promozione della salute.

La teoria dei mitocondri, rispetto all’invecchiamento, suggerisce che i radicali liberi sono responsabili del danno che avviene a livello cellulare, proprio sui mitocondri, fonte dell’energia necessaria a svolgere tutti i processi vitali. Questo danno cellulare è la causa principale dell’invecchiamento. Lo stress ossidativo dei radicali liberi si contrasta con cibi ricchi di antiossidanti come verdura, erbe, spezie ma soprattutto con prodotti innovativi in grado di ottimizzare le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie dei principali bioflavonoidi presenti in natura. Uno dei prodotti più completi fra quelli che si trovano in farmacia è il nuovo integratore MYTHELOR a base di quercitina, fisetina, oleuropeina, epigallo catechina gallato (tè verde) e selenio excell, una forma di selenio altamente biodisponibile ed efficace.

Puntare a essere più longevi può essere alla portata di tutti perché la longevità non indipendente dalla nostra volontà ma è associata allo stile di vita che decidiamo di scegliere.

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