Cibi ultra processati: di cosa si tratta?

cibi ultra processati

Cibi ultra processati: di cosa si tratta?

Sono saporiti, veloci da preparare e si conservano a lungo. I “cibi ultra-processati”, pronti per essere riscaldati o consumati direttamente, saranno anche comodi ma possono creare problemi per la salute e aumentare il rischio di tumore del colon anche del 30%.

Si tratta di merendine, snack salati, bevande gassate, barrette di cioccolato, preparati per torte istantanee, pizze surgelate, biscotti, zuppe istantanee, wrustel, caramelle e via dicendo.

Li riconosci guardando attentamente l’etichetta degli ingredienti: solitamente ne contengono più di cinque. Poi ci sono addensanti, conservanti, edulcoranti, sciroppi di glucosio, oli idrogenati oppure sigle come per esempio E250 (nitrito di sodio).

Facciamo un esempio, per capirci meglio: una marmellata di frutta con zucchero aggiunto è un cibo solo processato, mentre un dessert a base di frutta con aggiunta di zucchero, addensanti e coloranti è un cibo UFP.

Per molti di noi, questi cibi rappresentano fino al 50% della nostra alimentazione. E questo non va affatto bene perché, i cibi ultra-processati UPF, sono poveri di nutrienti e ricchi di grassi idrogenati che finiscono per trasformarsi in colesterolo LDL, contribuiscono all’aumento dell’obesità, dei problemi cardiovascolari, dei tumori, di malattie autoimmuni e della disbiosi intestinale…

Secondo uno studio internazionale, il maggior consumo di UFP aumenta di molto anche il rischio di malattie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer. Il consumo di oltre il 20% delle calorie giornaliere totali provenienti da alimenti ultra-elaborati (UPF) si associa a un declino più rapido della funzionalità cognitiva secondo un lavoro pubblicato su Jama Neurology.

I partecipanti con più del 19,9% delle calorie giornaliere derivato da alimenti ultra-elaborati hanno evidenziato un tasso di declino cognitivo globale più rapido del 28% e un tasso di declino della funzione esecutiva più veloce del 25% rispetto a chi aveva un consumo inferiore di UPF.

Anche il rendimento scolastico dei nostri giovani è influenzato dal consumo di questi alimenti e dalla loro assurda ripetizione a colazione, pranzo e cena. I voti presi a scuola di chi mangia sano sono molto più elevati di chi mangia troppe porcherie…

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