“Entro il 2050, il numero di persone di età superiore ai 60 anni dovrebbe raddoppiare rispetto al 2015. Per molti di loro, avere una vita più lunga significherà avere anche più anni di malattie cardiovascolari, artrite, diabete, cancro, demenza.
Attualmente, oltre 50 milioni di residenti nell’UE over 65, convivono con più di una malattia (multimorbilità) e, quasi sempre, ciascuna malattia viene trattata singolarmente, con un rischio sempre maggiore di interazioni farmaco-farmaco e farmaco-malattia che incide negativamente sulla salute.
Affrontare la multi morbilità e identificare interventi che si allontanino dall’attuale modello di cura dominante è una delle sfide più urgenti e ha risvolti anche economici. Infatti, secondo un rapporto pubblicato nel 2015, ogni anno in più di vita sana vale 0,3 punti percentuali del prodotto interno lordo, 54 miliardi/anno nella media dei paesi dell’UE.
Ormai è chiaro che l’insorgere di ogni nuova malattia correlata all’età può accelerare l’insorgere di altre malattie (comorbilità) per cui è fondamentale occuparsi preventivamente del problema.
I geroprotettori sono nutraceutici e/o farmaci che ritardano o invertono i processi di invecchiamento prendendo di mira i principali fattori di rischio per le malattie legate all’età.
I geroprotettori mirano a rallentare o invertire i processi di invecchiamento in modo tale che la durata della vita, in particolare la durata della vita sana, possa essere estesa. Tali interventi possono prendere di mira uno qualsiasi dei percorsi e delle reti geniche coinvolte nell’invecchiamento.
Studi su organismi modello o studi retrospettivi su pazienti mostrano che i geroprotettori possono migliorare la disfunzione tissutale e ridurre l’insorgenza e la gravità di molte malattie, prevenendo la multimorbilità e riducendo i problemi dovuti alla politerapia.”